Descrizione
La salvezza passa attraverso il ristoro nelle acque di purificazione, qui in India.
Così Bhagirata il Re cercava di liberare dall'oscurità delle tenebre i suoi antenati caduti nell'errore della superbia con l'intercessione di Shiva, pregando che la dea Ganga delle acque di creazione scendesse sulla terra a benedire le loro ceneri arse dall'indifferenza del tempo.
E quella, nell'incontro amoroso con il dio di creazione e dissoluzione, si disperse in sette rivoli d'acqua gentile che aspersero la terra, e il sacro Gange purificò le ceneri delle anime perdute, liberandole dalla prigionia.
Dalle pendici del ghiacciaio Gangotri nell'Himalaya indiano dell'Uttarakhand , sgorga il fiume simbolo dell'incessante flusso della vita e della permanente possibilità di purificazione e rinnovamento.
L'anima, dopo la morte, torna alla fonte, in attesa di una nuova nascita.
Partiremo da Rishikesh, dai suoi ashram, per risalire la valle florida dove si fanno strada le acque del fiume sacro; lasceremo alle nostre spalle il frastuono della civiltà, la frenesia delle incertezze terrene, per raggiungere in trekking le sorgenti del Gange, tra la grandezza delle cime dalle nevi perenni.
Lì dove scorre puro il fiume più puro, come originato dalla dea Ganga, nell'abbraccio d'amore con il Signore Shiva.